Biblioteca Casanatense e Escuela Española de Historia y Arqueología
Reti di informazione e lealtà nella Roma d’età moderna. La rappresentazione degli interessi delle comunità civiche e religiose della monarchia spagnola presso la Santa Sede è il tema del seminario internazionale legato al progetto Redif.
A partire dal Cinquecento la pratica della rappresentazione di interessi di piccole comunità presso la Santa Sede si allargò ai territori americani e asiatici su cui si estese il potere della Corona spagnola o verso cui si diressero i missionari inviati dal monarca.
Roma divenne dunque uno dei primi spazi di confluenza di informazioni e interessi provenienti dalle “quattro parti del mondo”. Per interessi di comunità locali intendiamo le istanze alla Santa Sede presentate da istituzioni municipali, corporazioni commerciali, diocesi e capitoli di cattedrali, ma anche ordini missionari o comunità religiose che si beneficiavano del patrocinio regio. Ciascuno di questi gruppi di attori politici e religiosi svolse nell’età moderna una “attività diplomatica” che gli permise di difendere i propri interessi e preservare i loro privilegi, grazie a una continua negoziazione. In questa pratica diplomatica Roma era uno scenario privilegiato, complementare a quello della Corte.